
Tvb, xk, nn, grz.
Lo so che lo sai, sei uno studente.
Se non sei uno studente sarà capitato anche a te di scrivere un’abbreviazione digitale!
Insomma credo che TU mi capisca se scrivo così.
Nel nostro – mi ci metto pure io – slang da messaggio whatsapp il tempo è tiranno e il dito è tirchio.
Quindi abbreviamo.
Anche perché (scusate xk) c’è una mole di messaggi a cui rispondere, c’è un numero a doppia cifra di gruppi e gruppetti in cui siamo – spesso inconsapevolmente – tirati dentro.
La grammatica sta scomparendo dalla nostra vita.
Intendo la grammatica come la conoscevo io.
Forse qualcuno ne sentirà la mancanza.
Altri – come me – hanno alzato bandiera bianca nei confronti dei “se avrebbe”.
Se anche tu sei stato colpito in più occasioni da un “se avrebbe” condividi con noi questa battaglia per la sopravvivenza della grammatica…metti un like e condividi!
Ok, possiamo continuare!
Ma sappi che la battaglia per la sopravvivenza della grammatica sarà lunga e faticosa: sei pronto?
Con IAMU raccontiamo giornalmente la faccia allegra della scuola (se vuoi saperne di più su cosa potresti fare con noi, scopri QUI tutte le nostre attività), quindi vogliamo provarci. Ci piacciono le sfide difficili 🙂
Partiamo, però, da un dato di fatto oggettivo: parliamo come mangiamo (spesso male) e scriviamo davvero con i piedi.
Salvo poi giustificarci che è tutta colpa del T9 o del sistema di correzione automatica degli smartphone.
Voglio dirti una cosa che forse non ti piacerà: stiamo diventando ignoranti.
Io - non certo per merit mio - ho fatto le elementari dalle suore, che hanno avuto un indiscutibile merito: mi hanno insegnato l'Italiano (la lingua) come Dio comanda. E dato il contesto non sarebbe solo un modo di dire!
Qualche anima pia al Ministero della Pubblica Istruzione da ormai tre anni e sotto forma di gioco sta tentando di ripristinare non dico l'amore - che è una parola grossa - ma almeno un corretto uso della lingua italiana tra gli studenti.
Un giorno solo non basterà di certo, ma è pur sempre qualcosa.
Serve almeno a fare una diagnosi, cioè a capire come siamo combinati.
Il liceo "Telesio" di Cosenza, insieme ad altri 24 istituti in tutta Italia, ha ospitato la giornata ProGrammatica: un evento per sensibilizzare e appassionare i ragazzi all'uso corretto dell'italiano attraverso una chiave di lettura sempre nuova.
Nella prima edizione la grammatica, lo scorso anno la punteggiatura, questa volta è toccato alla musica. L'italiano delle canzoni.
Una maratona tra la radio e le scuole italiane per promuovere e valorizzare la nostra lingua in tutti i suoi aspetti, con la presenza di vari artisti tra cui Jovanotti, Finardi, Moroder, Capossela, Brunori SAS.
Il Liceo Telesio di Cosenza ha ospitato nelle proprie aule il gruppo dei Villazuk, giovani musicisti calabresi emergenti che hanno parlato agli studenti dei testi delle loro canzoni, incentrate su temi sociali e caratterizzate da un linguaggio immaginifico e ricco di contaminazioni. Accanto agli incontri e ai collegamenti con alcuni programmi radiofonici di Radio Rai (Prima Pagina, Fahrenheit, Speciale La lingua batte etc.) nelle scuole coinvolte e dunque anche al Telesio, unica scuola calabrese presente, spazio ai social network (immancabili) e a lezioni alternative sul tema “L’italiano è musica”.
Ma se l'Italiano è davvero musica propongo a tutti i lettori di IAMU di iniziare "a suonargliele" a tutti quelli che ne fanno scempio giornalmente.
Ripeto: è una battaglia di sopravvivenza 🙂
Help, help!
Dalla nostra parte potremmo avere Marco: in questo post ti ho raccontato della sua passione per la scrittura e del suo sogno di diventare insegnante da grande.