Stai per leggere la storia di Bruno, che ha tanti sogni nel cassetto. È uno dei tanti sportivi senza sport ormai a causa della pandemia. Spera di poter tornare presto alla normalità per poter tornare ad allenarsi in palestra e svolgere il suo lavoro di personal trainer.
Mi chiamo Bruno Alberto, ho 23 anni e nella vita sono un personal trainer in una palestra a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria.
Meglio dire, facevo il personal trainer.
È da ormai un anno che il mondo dello sport è praticamente bloccato.
Sembra che ‘dai piani alti’ si siano dimenticati del nostro settore.
In questo momento di pandemia quello che mi chiedo più spesso è: quando torneremo alla normalità?
Non so trovare una risposta, ma credo e spero più che mai, che il giorno tanto atteso prima o poi arriverà e sarà più bello del previsto.

Nella prima fase del lockdown, non si poteva fare molto.. perciò mi sono dedicato allo studio e all’allenamento. Ho portato a casa qualche attrezzo dalla palestra e ho creato una vera e propria Home Gym, una palestra a domicilio per dirla in italiano.
Tutto ciò mi ha aiutato, sia fisicamente che mentalmente, a sentirmi meglio e a superare un periodo per niente facile.
In questo tempo, seppur così complicato, mi ha dato la forza e la motivazione di non fermarmi con gli studi che purtroppo avevo un po’ accantonato. Soprattutto durante l’ultimo periodo, perché passavo la maggior parte del mio tempo in palestra, si può dire che vivessi lì.
Vuoi sapere quali sono state le parole chiave di questa fase della mia vita?
Lontananza e mancanza.
Ho cercato di mantenere il contatto con i ragazzi che frequentavano la palestra, cercando di dare loro la possibilità di allenarsi, tramite videochiamate o videolezioni, in cui io stesso seguivo la loro preparazione atletica e gli esercizi.
Il mio lavoro, però, è fatto di contatto fisico.
È caratterizzato da una pacca sulla spalla, un abbraccio, le strette di mano, la confusione nel cambio turno, il rumore degli attrezzi.
E tutto ciò non esiste in videochiamata.
Mi è mancato e continua a mancare.
Sono un sognatore, quindi per il futuro punto in alto.
Non ho un sogno, ma due sogni.
Uno di questi è di riuscire a portare qualche atleta a competere a livello nazionale nella pesistica olimpica.
L’altro, non meno importante, è quello di diventare insegnante di educazione fisica, per proporre ai ragazzi un nuovo modo di vivere l’educazione motoria, non il mero svago, ma qualcosa di più, ovvero la conoscenza del proprio corpo.
Sarebbe un’innovazione, secondo me!
Nonostante le incertezze e a volte tristezza che mi pervade per le giornate che trascorro aspettando che si torni alla normalità, voglio trovare comunque una nota positiva.
Questa pandemia mi è servita e mi servirà ad apprezzare tutto quello che prima davo per scontato, tutta la bellezza racchiusa nelle piccole cose che magari un tempo non mi soffermavo a guardare.
Il consiglio che voglio dare a chi sta leggendo è quello di allenarsi sempre!
L’allenamento costante aiuta ad aumentare le difese immunitarie, quindi per una vera prevenzione, per contrastare e combattere il virus, oltre all’obbligo dell’utilizzo delle mascherine, consiglio di allenarsi. E inoltre un’oretta di sana attività fisica fa bene a tutto il corpo e aiuta a combattere molte altre patologie.
Parola di personal trainer!